martedì 15 maggio 2012

lavoro religione sul senso della vita


DOMANDE E RISPOSTE SUL SENSO DELLA VITA

Qual e’ lo scopo della vita?

Immagina per un momento di dover costruire una casa. Tu ingaggi un costruttore, ma lui non consulta il progetto del tuo architetto, del tuo disegnatore. Quindi lavora senza un progetto. Una mossa non saggia, perche’ il costruttore deve sapere dove mettere le fondamenta, dove mettere i muri e le finestre. Solo allora la casa potra’ essere come nelle tue intenzioni.
Lo stesso si puo’ dire della vita. Come possiamo costruire la nostra vita senza prima consultare il grandioso architetto della vita, colui che ci ha creato per uno scopo meraviglioso?La Bibbia dice,
"Ora noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il Suo proponimento".
Inoltre e’ piu’ vantaggioso vivere secondo il disegno di Dio. La vera soddisfazione e il significato nella vita si trovano in Dio. Ecco perche’ il filosofo Sant’Agostino centinaia di anni fa disse:
"Tu ci hai fatto per te stesso, o Dio, e i nostri cuori sono in ansia fino a quando essi non trovano pace in Te.

Se Dio e’ buono, perche’ dunque esistono il male e la sofferenza?
Nessuno ha potuto dimostrare che vi e’ una contraddizione tra l’esistenza di un Dio onnipotente e che tutto ama e l’esistenza del male. E’ sempre possibile che Dio abbia una buona ragione, ancorche’ sconosciuta, di permettere il male. Finche’ e’ logicamente possibile che Dio abbia una buona ragione, non esiste alcuna contraddizione. Dio ha creato il miglior mondo possibile, tenendo conto del Suo disegno principale-- che e’ di creare degli esseri che potrebbero avere un rapporto personale con Lui. Un vero amore tuttavia deve essere accompagnato da una vera liberta’. Con la liberta’, fu possibile che le libere creature di Dio scegliessero di non amarLo. Dio non puo’ forzare nessuno ad amarLo liberalmente o a fare del bene. Cio’ sarebbe una contraddizione. Un bel po’, se non la maggior parte del male, e’ il risultato della scelta degli uomini- direttamente o indirettamente.


Cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ sbagliato esistono veramente?
Oggi si e’ soliti sostenere che cio’ che e’ vero per qualcuno non e’ necessariamente vero per qualcun altro. E’ facile sostenere che non ci sono dei principi morali assoluti ma e’ molto piu’ difficile vivere come se non ce ne fossero per nulla. I giudizi che noi diamo quando le persone sono maltrattate rivelano cio’ che noi veramente reputiamo in materia di morale indipendentemente da cio’ che affermiamo di credere.
Noi crediamo che sia stato moralmente riprovevole che i nazisti abbiano praticato degli esperimenti medici sugli Ebrei. Noi non ci limitiamo soltanto a credere che cio’ sia stato un male, ma riteniamo anche che tutti dovrebbero credere che cio’ sia stato un male. Se queste azioni non fossero state realmente malvagie, allora il nostro senso del male non sarebbe che un’ illusione.
Ma che cos’e’ piu’ probabile? Il nostro senso del bene e del male e’ un’ illusione? O esiste un principio morale oggettivo che condanna il martirio degli Ebrei?
 

Come posso cambiare veramente?
Spesso quando gli uomini e le donne si confrontano con la persona di Gesu’, dicono qualcosa del genere: "Mi piacerebbe seguire Gesu’, ma se lo seguissi sono sicuro che non riuscirei a vivere come Lui vuole. Ho commesso degli errori, mi porto dietro dei risentimenti, sono preda delle tentazioni e dico molte cose che non dovrei dire. Io non potrei mai vivere una vita cristiana."
Infatti hanno ragione. Indipendentemente da quanto tu possa essere buono, non puoi vivere una vita cristiana da solo. Quando diventi cristiano chiedi a Gesu’ di vivere dentro di te e per mezzo di te quindi non e’ piu’ cio’ che fai tu ma cio’ che fa Gesu’ che ti da’ la forza per cambiare. Egli e’ colui che ti da’ la capacita’ di vivere una vita nuova e di ricominciare da zero.

Che cosa succedera’ alle persone che non hanno mai sentito parlare di Gesu’?

Benche’ la Bibbia non ci dia una completa risposta a questa domanda, ci dice che Dio” giudichera’ il mondo con giustizia e i popoli con equita’” (Salmi 98:9). Dio non condannera’ nessuno per avere rifiutato un Cristo di cui non ha mai sentito parlare. Piuttosto, siamo gia’ condannati per qualche cosa di molto piu’ basilare.
Dio si e’ rivelato a noi tutti attraverso la creazione e per mezzo del senso innato del bene e del male. Ciascuno di noi ne sa abbastanza su Dio perche’ Egli possa dire che siamo “senza scuse”.. E’ a causa di questa soppressione, distorsione e rifiuto della vera conoscenza di Dio e a causa della violazione delle leggi di Dio che noi siamo condannati.

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